Roccacinquemiglia pagine di storia
Via Porta Inferiore - Foto gentilmente offerta da Maria Panzera |
Roccacinquemiglia dopo la seconda guerra mondiale
Abbiamo poche informazioni sulla fotografia oltre ad Ivalda D’Amico in primo piano, le macerie della sua casa testimoniano il bombardamento che distrusse gran parte del paese di Roccacinquemiglia, si nota appena lo stipite della porta d’ingresso, senza l’arco e la chiave di volta crollate insieme al muro, subito dopo la casa più alta sembra messa meglio, in fondo la casa di Quirino De Carolis, riconoscibile anche oggi grazie alla sua struttura particolare ad angolo, con l’ingresso in Via Sotto la Croce e il balcone in Via Porta Inferiore, in lontananza la parte posteriore delle case che si affacciano sulla piazza principale del paese. Dentro questo scenario in strada un gruppo di persone di cui non si conosce l’identità nonostante un indagine svolta all’uscita dell’Ufficio Postale in Via Vicolo Torto mostrando la fotografia ingrandita in formato A3 plus e ripulita dai graffi , dalle pieghe, e dalle macchie dovute all’umidità, ed all’esposizione all’aperto. Il formato della foto originale è di 8cm per 12.5cm ed è stata ritrovata dietro il vetro della credenza in cucina da parte di Maria Panzera, approfittando poi della vicinanza con la Sede della Pro Rocca, basta fare pochi gradini e trovi la porta aperta tutti i martedi, giovedi e sabato dalle ore 17,00 alle 19,30 in attesa di ulteriori sviluppi, che vedranno estendere a tutti i giorni l’orario di apertura e chiusura, la Signora Panzera ha consegnato la piccola foto, successivamente rielaborata nello Studio Grafico Toninodam in Via delle Aie sempre a Roccacinquemiglia. Il ragazzo in primo piano vicino ad Ivalda potrebbe essere ma non si hanno notizie certe un soldato polacco, anche se il giubbotto che indossa appartiene all’esercito degli Stati Uniti, ma la guerra è già finita da qualche anno, potrebbe essere il cognato, oppure no, da notare la borsa in similpelle sulla spalla di Ivalda D’Amico sembrerebbe la custodia di un binocolo, nel gruppetto di persone si intravede una bimba bionda, con delle grandi scarpe, una signora voltata di spalle che non si accorge della fotocamera, un’altra signora molto più giovane, che invece si accorge del fotografo e si mette in posa, e di un signore che si abbottona la giacca, e guarda verso di noi, da notare i caratteristici fili dell’ENEL sulle affacciate delle case laterali.
Abbiamo poche informazioni sulla fotografia oltre ad Ivalda D’Amico in primo piano, le macerie della sua casa testimoniano il bombardamento che distrusse gran parte del paese di Roccacinquemiglia, si nota appena lo stipite della porta d’ingresso, senza l’arco e la chiave di volta crollate insieme al muro, subito dopo la casa più alta sembra messa meglio, in fondo la casa di Quirino De Carolis, riconoscibile anche oggi grazie alla sua struttura particolare ad angolo, con l’ingresso in Via Sotto la Croce e il balcone in Via Porta Inferiore, in lontananza la parte posteriore delle case che si affacciano sulla piazza principale del paese. Dentro questo scenario in strada un gruppo di persone di cui non si conosce l’identità nonostante un indagine svolta all’uscita dell’Ufficio Postale in Via Vicolo Torto mostrando la fotografia ingrandita in formato A3 plus e ripulita dai graffi , dalle pieghe, e dalle macchie dovute all’umidità, ed all’esposizione all’aperto. Il formato della foto originale è di 8cm per 12.5cm ed è stata ritrovata dietro il vetro della credenza in cucina da parte di Maria Panzera, approfittando poi della vicinanza con la Sede della Pro Rocca, basta fare pochi gradini e trovi la porta aperta tutti i martedi, giovedi e sabato dalle ore 17,00 alle 19,30 in attesa di ulteriori sviluppi, che vedranno estendere a tutti i giorni l’orario di apertura e chiusura, la Signora Panzera ha consegnato la piccola foto, successivamente rielaborata nello Studio Grafico Toninodam in Via delle Aie sempre a Roccacinquemiglia. Il ragazzo in primo piano vicino ad Ivalda potrebbe essere ma non si hanno notizie certe un soldato polacco, anche se il giubbotto che indossa appartiene all’esercito degli Stati Uniti, ma la guerra è già finita da qualche anno, potrebbe essere il cognato, oppure no, da notare la borsa in similpelle sulla spalla di Ivalda D’Amico sembrerebbe la custodia di un binocolo, nel gruppetto di persone si intravede una bimba bionda, con delle grandi scarpe, una signora voltata di spalle che non si accorge della fotocamera, un’altra signora molto più giovane, che invece si accorge del fotografo e si mette in posa, e di un signore che si abbottona la giacca, e guarda verso di noi, da notare i caratteristici fili dell’ENEL sulle affacciate delle case laterali.
Via Porta Inferiore - Foto gentilmente offerta da Maria Panzera |
Roccacinquemiglia anni 80
La foto mostra in primo piano Ivalda D’Amico seduta qualche anno dopo siamo a metà degli anni 80, in piedi Irma Grilli, il selciato è quello originale, poi rimosso per dare un nuovo assetto alla strada ed alla piazza sulla sinistra con vista sulla valle di Castel di Sangro, e la costruzione del Centro Culturale su due piani, oggi sede dell’Associazione Pro Rocca e della Biblioteca, da notare la strada che sale verso la torre, il muro di cinta, e la morgia sporgente, si intravede anche la stradina che scende fino ai piedi della roccia. La fotografia è stata estrapolata da un mini album, formato 10x15, dato in omaggio dal fotografo quando si sviluppava il rullino da 24, contenente una sola fotografia, ed una bella copertina in plastica colorata con il logo dello studio fotografico, sulla sinistra dell’immagine si nota appena l’inizio della scalinata che porta ancora oggi sulla strada parallela di Via Fonte del Pesco.
Nella foto dove in primo piano si vede ivalda.sullo sfondo,il personaggio in giacca scura è "OSTILIO". Emigrato in Australia.Non sono sicuro,la signora in nero di spalle...sua moglie?.
RispondiEliminaOSTILIO. personaggio all'epoca particolarmente famoso per due motivi.il primo....faceva ru puorch chiu grosso d ru paes tutt l'iann,z..la batteva sempr ch...Alfred.il secondo.papà, qualche volta che mi portava con lui alla cantina d...raimond.mi faceva toccare il naso rotto di OSTILIO,affermando che OSTILIO durante la prigionia in un campo inglese avesse sostenuto incontri di box se.
RispondiEliminail uomo en la primera photo e james santucci cugino de isvalda, figlio de igino santucci & teresa orsini
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