Roccacinquemiglia e la proposta elettorale
Roccacinquemiglia Tradizione ed innovazione
Dal febbraio 2015 ad oggi il piccolo centro di Roccacinquemiglia ha prodotto tanto, in termini di manifestazioni, incontri, dibattiti, seminari, riunioni, buffet, sagre, tornei sportivi, quiz, giochi ecc. in questo capitolo mi soffermo sull’assemblea che si tenne all’interno del Circolo in piazza Umberto I°, a fianco dell’Ufficio Postale, quell’incontro seguiva un altro più importante che si tenne davanti ad un pubblico di circa 70 presenti, dove si decise di costituire un gruppo limitato di persone che dovevano decidere il nome del Consigliere da presentare alle elezioni comunali del 31 maggio dello stesso anno; a quell’incontro che si tenne la sera dopo le 9:30 di un giovedi di fine gennaio, era presente anche l’amministratore di questo Blog, all’epoca stavo seguendo un corso di impaginazione grafica, che non prevedeva l’uso di un programma a pagamento, ma libero almeno per i primi trenta giorni, poi bisognava registrarsi, non volevo presentarmi all’appuntamento con le mani in mano, quindi impostai la copertina sul formato 15cmX15cm ed iniziai a comporre.
Dal febbraio 2015 ad oggi il piccolo centro di Roccacinquemiglia ha prodotto tanto, in termini di manifestazioni, incontri, dibattiti, seminari, riunioni, buffet, sagre, tornei sportivi, quiz, giochi ecc. in questo capitolo mi soffermo sull’assemblea che si tenne all’interno del Circolo in piazza Umberto I°, a fianco dell’Ufficio Postale, quell’incontro seguiva un altro più importante che si tenne davanti ad un pubblico di circa 70 presenti, dove si decise di costituire un gruppo limitato di persone che dovevano decidere il nome del Consigliere da presentare alle elezioni comunali del 31 maggio dello stesso anno; a quell’incontro che si tenne la sera dopo le 9:30 di un giovedi di fine gennaio, era presente anche l’amministratore di questo Blog, all’epoca stavo seguendo un corso di impaginazione grafica, che non prevedeva l’uso di un programma a pagamento, ma libero almeno per i primi trenta giorni, poi bisognava registrarsi, non volevo presentarmi all’appuntamento con le mani in mano, quindi impostai la copertina sul formato 15cmX15cm ed iniziai a comporre.
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Percorso Roccacinquemiglia
Sulla parte alta del pieghevole un disegno minimale del campanile veniva posto all’interno di un semicerchio, entrambi poggiavano su un rettangolo con gli angoli arrotondati con all’interno la scritta percorso Roccacinquemiglia, al di sotto in corsivo un sottotitolo “Tradizione ed innovazione” indicava il percorso da seguire, rivolto sì al passato ma proiettato al futuro, un futuro di lavoro, di occupazione, non di volontariato, e di attesa, ma di organizzazione e di sfruttamento delle risorse che il paese offre in termini di occupazione reale. In primo piano non poteva mancare una panoramica del paese, chiudeva la copertina lo stemma del comune di Castel di Sangro ed una frase estrapolata da un discorso ben più articolato pronunciato dal relatore durante l'Assemblea Generale.
Sulla parte alta del pieghevole un disegno minimale del campanile veniva posto all’interno di un semicerchio, entrambi poggiavano su un rettangolo con gli angoli arrotondati con all’interno la scritta percorso Roccacinquemiglia, al di sotto in corsivo un sottotitolo “Tradizione ed innovazione” indicava il percorso da seguire, rivolto sì al passato ma proiettato al futuro, un futuro di lavoro, di occupazione, non di volontariato, e di attesa, ma di organizzazione e di sfruttamento delle risorse che il paese offre in termini di occupazione reale. In primo piano non poteva mancare una panoramica del paese, chiudeva la copertina lo stemma del comune di Castel di Sangro ed una frase estrapolata da un discorso ben più articolato pronunciato dal relatore durante l'Assemblea Generale.
L’Interno del pieghevole
Le tre pagine affiancate che il lettore si trovava di fronte una volta aperto il depliant a fisarmonica erano chiaramente propagandistiche si cercava in primo luogo di portare consensi alla lista da noi appoggiata, quindi nella descrizione si inserirono elementi difficilmente realizzabili, ma nel dibattito emerse un dato che non poteva passare inosservato e doveva essere posto all’attenzione dell’opinione pubblica, il vero problema di Roccacinquemiglia sta nel fatto che è poco abitato, il Presidente del direttivo e buona parte dei componenti misero sui tavoli in legno riuniti in modo da avere più spazio a disposizione una serie di liste, listini e tabelle con numeri, dati statistici, nomi, percentuali ecc. che dimostravano come gran parte dei residenti per motivi di occupazione preferivano abitare altrove, rinunciando all’aria pulita, al panorama mozzafiato, alla tradizione, all’acqua fresca delle fontane e dei fontanili, alla quiete, alla nostalgia dei favolosi anni 60, 70, 80 e anche 90, bisognava creare occupazione, posti di lavoro stabili, reali, non volontariato, apprendistato, stage, piccoli lavoretti stagionali, ma sfruttare il territorio, il turismo, l'agricoltura, l'artigianato, il terziario, far tornare al paese i residenti, e far rivivere le case, le piazze, le strade, le campagne, le botteghe artigianali, sfruttare il borgo antico, l’innovazione e la tradizione così come recita la prima pagina, con attrezzature all’avanguardia, si parlò anche della banda larga e dei distributori automatici.
Le tre pagine affiancate che il lettore si trovava di fronte una volta aperto il depliant a fisarmonica erano chiaramente propagandistiche si cercava in primo luogo di portare consensi alla lista da noi appoggiata, quindi nella descrizione si inserirono elementi difficilmente realizzabili, ma nel dibattito emerse un dato che non poteva passare inosservato e doveva essere posto all’attenzione dell’opinione pubblica, il vero problema di Roccacinquemiglia sta nel fatto che è poco abitato, il Presidente del direttivo e buona parte dei componenti misero sui tavoli in legno riuniti in modo da avere più spazio a disposizione una serie di liste, listini e tabelle con numeri, dati statistici, nomi, percentuali ecc. che dimostravano come gran parte dei residenti per motivi di occupazione preferivano abitare altrove, rinunciando all’aria pulita, al panorama mozzafiato, alla tradizione, all’acqua fresca delle fontane e dei fontanili, alla quiete, alla nostalgia dei favolosi anni 60, 70, 80 e anche 90, bisognava creare occupazione, posti di lavoro stabili, reali, non volontariato, apprendistato, stage, piccoli lavoretti stagionali, ma sfruttare il territorio, il turismo, l'agricoltura, l'artigianato, il terziario, far tornare al paese i residenti, e far rivivere le case, le piazze, le strade, le campagne, le botteghe artigianali, sfruttare il borgo antico, l’innovazione e la tradizione così come recita la prima pagina, con attrezzature all’avanguardia, si parlò anche della banda larga e dei distributori automatici.
L’ultima di copertina
La cartina di Roccacinquemiglia e un’altra panoramica dall’alto chiudevano il pieghevole e lo riportavano al suo formato originale un quadrato di 15 centimetri, in modo da poter essere messo in tasca oppure nella borsetta e letto comodamente a casa seduti sul divano, in un primo momento suscitò dell’interesse ma dopo il direttivo pensò di percorrere una strada più efficace, quella si della comunicazione illustrata, ma con dei contenuti diversi, pratici, realizzabili, e soprattutto un informazione diretta, fatta di incontri, seminari, pubbliche relazioni e lo studio più approfondito sulle persone, i loro interessi, le loro aspettative, i problemi ecc. Una volta realizzato il programma definitivo si individuo il Candidato e la lista da sostenere, le elezioni non diedero l’esito sperato, ma quel progetto resta ancora valido oggi domenica 24 settembre 2017 ore 11:15 di una bella giornata di sole, dentro casa fa un po’ fresco è meglio uscire all’aria aperta e poi rientrare verso l'una.
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