Roccacinquemiglia nel giorno comune

Piazza Umberto I° a Roccacinquemiglia -  Foto gentilmente offerta da Achille Acquafondata

In piazza Umberto I° - Anni '80
Foto di gruppo con Corina, Filippo Acquafondata, Palmina con in braccio il piccolo Riccardo, sulla sinistra si vede in parte l’ingresso del bar-generi alimentari gestito all'epoca da Giannino Santucci e Lilia con le tabelle dei gelati “Algida ed Eldorado”, l’insegna del sale e tabacchi e più piccola sulla destra quella delle bombole del gas, subito dietro l’angolo si intravede la cabina telefonica, successivamente spostata sul marciapiede di fronte e poi tolta definitivamente qualche anno fa. In piazza parcheggiate si notano le "Fiat 126" e "Fiat 127 special".

In cantina - Foto gentilmente offerta da Franco Scimia
Ritrovo amici di Roccacinquemiglia - inizio anni '70
All’interno della Cantina di Filippo e Pina in piazza Umberto I° un gruppo di amici del paese giocano a morra, suonano, cantano, mangiano i panini con la porchetta e bevono birra.
Da notare il telefono a muro installato sulla parete dietro il bancone, e i caratteristici recipienti da un quarto o da mezzo litro poggiati sulla mensola.
La foto insieme ad altre è possibile ammirarla in foto 33x48 presso la sede Pro Rocca in via Porta Inferiore a Roccacinquemiglia.


Via delle Aie - Archivio Toninodam
Via delle aie metà anni '70
La foto purtroppo è rovinata, in quanto attaccata da muffe dovute all'umidità ed anche da qualche roditore, restaurata a mano presso lo studio grafico toninodam in via delle Aie, 28 a Roccacinquemiglia sul ricordo di quello che era la strada in quegli anni. Le parti non danneggiate comunque mostrano l'Edificio Scolastico intatto e funzionante con le aule, la biblioteca comunale ed altro, il fontanile con il lavatoio anch'esso nel pieno delle proprie funzioni e di fronte la siepe che delimitava la strada e il marciapiedi, oltre la siepe gli alberelli di acacia e di platano bassi ad ornamento della via e i pioppi e i salici alti. Si notano i vecchi tralicci in legno e i lampioni in cemento, uno solo vicino la fontana, sulla sinistra la sega a nastro di Aurelio D'Amico e donne al lavatoio che si accingono a riempire i recipienti d'acqua.  

Commenti

  1. Tornare a Roccacinquemiglia ha sempre qualcosa di magico. Certo influisce anche il fatto di avere la famiglia sul posto, ma quel paesino affascina in quel suo non apparente non aver nulla. Molti turisti, anche quest'estate, si chiedevano della mancanza di esercizi commerciali non capendo che non si può vivere con 15 gg. estivi e 30 invernali. Il paese è cambiato molto, persone nuove sono venute ad abitarci ma l'identità del paese è rimasta la stessa. Molte difficoltà da affrontare ogni giorno, sicuramente non aiutati dal Comune, che sempre promette e "quasi" mai mantiene. Note positive la festa del patrono San Rocco che anche quest'anno, grazie al sacrificio dei soliti, si è potuta fare; l'Associazione ProRocca che, grazie ai suoi Volontari ha vivacizzato l'estate con molti eventi. Quindi chiudo con "Non venite a dirmi SI, MA QUI NON C'E' NULLA, lo so ed è questo che mi piace della mia Roccacinquemiglia

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  2. Nota strettamente personale.la porchetta all'epoca,in queste circostanze era sconosciuta.piatto forte era..."nu uaccill".pieno di tranci di pesce con cipolle e olio."L...MACARELL".

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